Una mattina ti svegli e scopri di essere il protagonista di un pericoloso gioco clandestino.
Ogni giorno dovrai combattere per non perdere tutto, ma al tempo stesso continuare la tua vita normalmente perché non puoi parlarne con nessuno.
La cosa più drammatica è che ci sei dentro perchè qualcuno ne è uscito fuori proprio per aver incastrato te...ed è una persona che credevi ti volesse bene, qualcuno di cui ti fidavi.
Il mondo attorno cambia inesorabile...ma il destino non ha finito di giocare con la tua vita. Per fortuna, forse.
Sara vive tutto questo da due anni.
Poi arriva Alex, un terremoto che mina la stabilità e l'equilibrio che con fatica si era costruita.
Però qualcosa si muove, più in alto, al vertice del gioco, dove c'è controllo e passato, origini e vecchi conti da regolare.
Roma guarda dall'alto dei suoi monumenti questo andirivieni di pedine, questi intrecci di vite, di possibilità. Storie d'amore che si accendono, ricordi che confondono e uno strano writer che un tempo si divertiva ad imbrattarla con la sua firma, e che ora è tornato con le idee purtroppo più chiare ed un piano per farle male, per distruggere.
"Bisogna credere al destino come si crede a un dio", perchè la nostra esistenza è fatta di scelte, di treni persi, di batticuore, emozioni, ma tutto questo in balia del caso che ti fa incontrare la persona giusta o quella che non ti aspettavi, ti riporta ad un mondo che credevi sopito, sepolto in una vita precedente.
Sei di nuovo in gioco,
"vivo, stranamente vivo".
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